sabato 23 ottobre 2010

Rugby internazionale e birra, perfetto connubio: la London Pride!

Cosa c'è di meglio da fare il sabato pomeriggio che vedere una partita di Rugby internazionale e bere una Birra inglese?
Per chi ama lo Sport (con la Esse maiuscola) penso nulla!!!
Tre settimane fa, infatti, siamo andati a Viadana (Mantova) a vedere una partita di Magners League (Lega che riunisce le migliori squadre di club irlandesi, gallesi, scozzesi e italiane), più precisamente siamo andati a vedere Aironi - Edinburgh.
L'esperienza è stata meravigliosa, vedere i giocatori che entravano negli spogliatoi tra i tifosi che ciacchieravano, vedere uno splendido match di alto livello e parlare con i giocatori a fine partita nella club house, è stato veramente emozionante. Un livello di coinvolgimento che altri sport non potranno mai avere. Consiglio vivamente a tutti coloro che possono di andare avedere una partita di rugby.
Durante il match era ovviamente possibile acquistare della birra da sorseggiare mentre i giocatori davano il meglio di loro in campo (in altri sport come il Calcio non è possibile ...). Ovviamente non c'era una vasta varietà di birre, ma era possibile acquistare una buona birra rossa di cui avevo già sentito parlare ...  la Fuller's London Pride.
Già il trovare una Bitter Ale inglese alla spina in Italia è difficile, poi trovarla allo Stadio Zaffanella è stata una piacevolissima sorpresa.
Inannzitutto, cosa significa Bitter Ale?
Con il termine Ale si identificano diversi tipi di birra, per lo più inglesi, aventi caratteristiche aromatiche precise e ben definite: dolcezza del malto, corpo pieno e fruttato. I principali tipi di Ale sono: Bitter Ale, Brown Ale, Mild Ale, Old Ale, Pale Ale, Barley wine, Porter e Stout.
La caratteristica principale per la produzione delle Ale è l'utilizzo del metodo cosiddetto ad "alta fermentazione", cioè vengono utilizzati lieviti che lavorano a temperature elevate (al contrario delle Lager).
Il tipo più prodotto di Ale è la tipica birra inglese, la Bitter Ale.
Bitter in Inglese vuol dire amaro e con questo termine si indicano le Ale con note di amaro molto forti (date dall'utilizzo di luppoli da amaro in quantità maggiore e lasciati cuocere per tempi più lunghi) per contrastare la dolcezza del malto utilizzato.
Tornando alla London Pride, allo stadio non poteva essere servita in un bicchiere di vetro ma solo in bicchieri di plastica (come si può vedere dalla foto) e quindi già la degustazione della birra risultava "sporcata".
La schiuma di questa birra è scarsa ed evanescente (anche a causa del bicchiere non adatto), il colore della London Pride è rosso chiaro ma brillante ed i profumi emanati erano forti (li sentivo stando all'aria aperta allo stadio!).
Assaggiando la London Pride, subito si notano la corposità elevata e la piacevole frizzantezza della birra.
Il sapore è piacevole (io sono un amante dell'amaro) e tendente al caramellato. Il grado alcolico non era elevato (4,5% vol) e quindi era possibile berla in tranquillità anche senza accompagnare la birra con del cibo.
La persistenza retro-olfattiva è elevata, la London Pride lascia il suo sapore forte e la sensazione di amaro per diversi secondi, è veramente un piacere berne un bicchiere.
Il giudizio complessivo è di sicuro positivo, la London Pride mi ha lasciato delle sensazioni veramente piacevoli nonostante le tribune dello stadio Zaffanella non erano certo  il miglior posto per degustarla e per apprezzarne le caratteristiche.

Voto: 7!

martedì 19 ottobre 2010

Un'altra gustosa ricetta con la birra, per gli amici di Smilla!

In questo post vorrei salutare gli amici di Smilla, un meravigliso sito dove è possibile trovare un'infinità di ricette veramente gustose. Ho aderito al loro progetto e vi consiglio di andarli a trovare.
Per gli amici di Smilla vorrei postare un'altra ricetta con la Birra, ovvero:

Gnocchi con salsiccia alla birra

Ingredienti per 5/6 persone:
  • 1/2 Kg di gnocchi di patate;
  • 1 cipolla bianca;
  • 100 ml di birra Marzen (Classica birra tedesca da Oktoberfest; HB Oktoberfestbier o Augustiner Oktoberfest Marzen) o Hell (Lager tedesca come Paulaner o Augustiner)
  • 2 salsicce;
  • 3 cucchiai di olio d'oliva extravergine;
  • foglie di salvia;
  • sale e pepe.
Preparazione:
Tritare finemente la cipolla e farla saltare in una padella con l'olio d'oliva e le foglie di salvia. Appena sarà dorata aggiungere la salsiccia, privata del budellino e ben sgranata.
Successivamente unire la birra, far sfumare e continuare la cottura per alcuni minuti. Nel frattempo cuocere gli gnocchi in acqua salata per circa 10 minuti. Quando vengono a galla, scolateli e saltateli nel condimento precedentemente fatto con la salsiccia.
Servire aggiungendo con una macinata di pepe.

Per accompagnare quasto delizioso e veloce piatto di gnocchi, io suggerirei la stessa birra utilizzata per la cottura, come l'Augustiner Hell o la Paulaner Hell.

Buon appetito !!!!

sabato 16 ottobre 2010

Serata al PUB, con la Tennent's Super!

Cosa c'è di meglio di una serata al pub con gli amici? Per me niente!
In un'atmosfera calda e cordiale, è bello scambiare due chiacchiere e farsi due risate con gli amici.
Ed è proprio una tipica birra da Pub quella di cui vi voglio parlare oggi, la Tennent's Super!

La Tennent's produce diversi stili di birra, la Super è il prodotto più corposo ed alcolico della gamma; i suoi 9% vol fanno sì che questa birra sia adatta solo a chi è abituato a bere.
Questa birra scozzese si presenta veramente bene con una schiuma persistente e molto compatta. Infatti, fino all'ultimo sorso, la birra accarezza le labbra di chi la beve e lascia sempre il classico "baffo bianco".
Il colore della Tennent's Super è giallo scuro (segno di corposità della birra); i profumi emanati sono forti e persistenti.
Sin dal primo sorso, la Tennent's Super mostra la sua elevata corposità ed il suo grado alcolico di tutto rispetto. La frizzantezza di questa birra è nella media, ma piacevole.
L'amaro non è molto forte, evidentemente il mastro birraio non utilizza luppoli da amaro in modo da far assaporare appieno il sapore di questa birra.
La persistenza retro-olfattiva è elevata, infatti per questa caratteristica mi piace bere la Tennent's da sola (al più accompagnata da qualche stuzzichino) e non a fianco ad un piatto elaborato.
Il giudizio complessivo è sicuramente molto positivo.

Voto. 7,5!

giovedì 14 ottobre 2010

Finalmente, una Lager fatta in casa!

E' tempo di scrivere per la prima volta della mia passione di HomeBrewer, cioè di Birraiolo fai da te.
Domenica scorsa ho fatto una birra Lager, metodologia usata: Estratto di malto non luppolato.


C'è da precisare che questa metodologia non è difficile e serve a far imparare ai Birraioli fai da te tutto ciò che concerne la pulizia delle attrezzature e la fermentazione del mosto.

La latta di Estratto di malto non luppolato per Lager la si può comprare nei negozi specializzati o su internet, io l'ho comprata su internet da Mr Malt (sito tra i migliori per i Birraioli Fai da te).

La procedura per fare la birra con questa metodologia è molto semplice da seguire:
Innanzitutto bisogna mettere la latta di Estratto di malto (già precedentemente aperta per comodità) in una pentola piena d'acqua a fuoco medio (In questo modo sarà più facile versare successivamente la sostanza mielosa contenuta all'interno della latta).
Poi si deve prendere un'altra pentola e, dopo aver lavato e sanitizzato tutta l'attrezzatura (con candeggina), mettere a bollire 3 litri d'acqua.
Dopo l'ebollizione bisogna versare l'estratto di malto nell'acqua e girare, per evitare che l'estratto di malto possa bruciarsi o non sciogliersi completamente nell'acqua.
Dopo che l'estratto è completamente sciolto ed il mosto ha raggiunto un colore uniforme, bisogna aggiungere la quantità di zucchero (vanno bene anche miele, estratti di malto, grani di malto, etc...)  indicata sulla confezione; per questa Lager la quantità consigliata dal produttore è 1Kg di zucchero bianco.
Io ho lievemente modificato le indicazioni mettendo 1 kg di zucchero e 300gr di miele.
Il miele, a differenza dello zucchero bianco, non viene totalmente "assorbito" dal lievito e renda la birra più corposa.
Dopo aver aggiunto il miele e lo zucchero ho lasciato cuocere il mosto per altri 10 minuti a fuoco medio (il mosto tende velocemente a schiumare, a fuoriuscire dalla pentola e a sporcare tutto il piano cottura!!!).
A fine cottura bisogna far scendere il più velocemente possibile la temperatura del mosto, io sono stato ampiamente facilitato dalla temperatura esterna che si aggirava intorno ai 12°C!
Una volta raffreddato il mosto l'ho versato nel fermentatore (bidone di plastica con rubinetto in foto) ed ho aggiunto della quantità d'acqua sufficiente a raggiungere i 23 litri di mosto!
Quando la temperatura del mosto nel fermentatore ha raggiunto i 20°C ho potuto inoculare il lievito.
La latta di estratto, infatti, porta in dotazione anche una bustina di lievito secco; l'ho messo nel mosto e con un mescolatore (opportunamente sanitizzato) ho areato per circa 60 secondi il mosto stesso.
Prima di chiudere ermeticamente il fermentatore ho preso un campione di mosto per misurarne la densità.
La densità iniziale è di circa 1072 , abbastanza alta rispetto ad una normale lager (data anche dalla maggiore quantità di zucchero dato in pasto al lievito) che fa sperare in una birra con una gradazione alcolica di circa 8% vol.
Dopo questo controllo "tecnico", ho chiuso ermeticamente il fermentatore.

Il prossimo Week-end, se la fermentazione sarà ultimata (durata media 5/6 giorni), provvederò ad imbottigliare la birra inserendo in ogni bottiglia dello zucchero per far rifermentare la birra e per darle la sua caratteristica frizzantezza!

lunedì 11 ottobre 2010

Un benvenuto agli amici del Bloggatore-Cucina

Vorrei salutare gli amici del Bloggatore-Cucina, un sito dove è possibile trovare una marea di ricette dalle più difficli alle più semplici, postate da tanti appassionati di cucina.
Per ringraziarli in questo post vorrei pubblicare una ricetta, per me facile da fare anche se un po' lunga, dove si utilizza la birra (protagonista di questo blog).


In particolare, visti questi periodi freddi la ricetta che consiglio è:


Spezzatino di manzo alla BIRRA

Ingredienti per 6 persone:
  • 900 gr di spezzatino di manzo
  • 2 fette di lardo
  • 2 cipolle
  •  2 carote
  •  150ml di birra Stout (scura irlandese, es.: Guinness, Beamish, Murphy's Stout)
  •  50ml d'acqua
  •  2 cucchiai di farina bianca "00"
  •  1 cucchiaio di prezzemolo
  •  sale e pepe
Preparazione:
Insaporire la farina con sale e pepe e passarci lo spezzatino di manzo; poi eliminare la farina in eccesso.
Far sciogliere il lardo in un tegame e rosolare la carne fin quando non è ben dorata.
Togliere la carne e nello stesso tegame, usando il fondo di cottura, frigere le cipolle tagliate a fette senza farle scurire. Aggiungere la carne, le carote, mescolare e versare la birra l'acqua.
Quando raggiungerà il bollore ridurre la fiamma, coprire e far cuocere per quasi 2 ore aggiungendo pocca acqua se occorre.
Cospargete la carne col prezzemolo e servire, se piace, con un contorno di patate lesse.

Nonostante lo spezzatino sia cotto con una birra di tipo Stout, io consiglio di assaporare questa ricetta con della birra Hell bavarese (Augustiner o Paulaner).

Buon appetito!!!!

martedì 5 ottobre 2010

Fare la birra in casa.

E' possibile farsi la propria birra in casa, anzi questa è una vera e propria arte!
L'Homebrewing è un hobby molto coinvolgente e che porta a risultati veramente notevoli; ci si può dedicare molto tempo libero e permette senza, spendere un capitale, di poter sviluppare le proprie abilità e di poter "costruire" la birra in base ai propri gusti.
Per iniziare bisogna conoscere come si può produrre birra in casa (cosa perfettamente legale, a patto che non la si venda).

Esistono tre metodi:
1) Utilizzare dei KIT pronti (estreatto di malto non luppolato);
2) Utilizzare l'estratto di malto non luppolato + luppolo + eventuali grani speciali;
3) Utilizzare malto d'orzo in grani.

Ovviamente i metodi sono elencati in ordine di difficoltà.

Nel primo metodo si deve sciogliere il contenuto di una lattina (che è possibile acquistare presso rivenditori dele settore) in acqua bollente e poi aggiungere zuccheri (estratti, zucchero bianco, miele, etc.).
Dopo aver raffreddato il mosto va aggiunto il lievito che permetterà la fermentazione (Tutte le istruzioni sono comunque indicate sulla lattina acquistata).
Alla fine della prima fermentazione, la birra sarà imbottigliata e con l'aggiunta di zucchero rifermenterà, per poi essere pronta per il consumo.

Nel secondo metodo, invece, si utilizza dell'estratto di malto non luppolato che si fa cuocere immergendo in esso i luppoli desiderati e i grani adatti per ogni tipo di birra che si vuole produrre.
In questo metodo la cottura e la personalizzazione di ogni ricetta rendono questo hobby veramente soddisfacente.

Il terzo metodo, detto anche All Grain, è il più complesso ma anche quello che permette al "birraio" di poter controllare tutte le variabili in gioco.

Gli attrezzi necessari all'implementazione delle diverse tecniche sono diversi, ma fondamentali sono un fermentatore (bidone di plastica con rubinetto), un densimetro (per verificare la densità del mosto), una spatola per mescolare ed areare il mosto, prodotti per sanitizzare (Soda caustica e Candeggina), bottiglie, tappi ed una tappatrice.
Ovviamente più si utilizzano metodi complessi, più gli attrezzi da possedere si fanno impegnativi (mulini per schiacciare i grani, sistemi di filtraggio, etc.).

Per iniziare esistono dei kit completi per "Fare la birra" (Il mio è di Mr Malt - regalatomi dalla mia ragazza), comprensivi di tutta l'attrezzatura base necessaria e di una latta di estratto di malto luppolato, anche se è possibile costruirsi un proprio kit prendendo gli attrezzi in negozi di enologia o di agraria.

Consiglio a tutti di iniziare quest'hobby, è veramente interessante e produttivo!!!!

domenica 3 ottobre 2010

E' tempo di OktoberFest !!! (Parte 2)

L'altroieri ho assaggiato un'altra birra protagonista dell'OktoberFest, La Löwenbräu.
In special modo, la birra asaggiata è la Löwenbräu Original (una Hell, come le precedenti birre bavaresi descritte) alla spina.
Quando è arrivato il bocchiere da mezzo litro al tavolo, subito ho notato la schiuma; come ogni Hell alla spina che si rispetti, la schiuma era consistente, poco merlettata ed è rimasta a "coprire" la birra fino alla fine della bevuta.
La Löwenbräu Original offre profumi meno intensi delle altre birre bavaresi, ma molto persistenti.
La frizzantezza è ottima e la corposità nella media; la persistenza dei suoi sapori è elevata.
Il piatto con cui ho accompagnato la birra bavarese, una fetta di prosciiutto di Praga ai ferri, ne ha esaltato le caratteristiche ed ha permesso ai sapori della birra di rimanere intensi anche dopo aver ingoiato il sorso di birra.
La Löwenbräu Original si lascia bere con facilità e non da sensazioni "amare" molto forti che potrebbero dare fastidio a molti bevitori "occasionali".
La percentuale alcolica è assolutamente nella media della categoria (5,2% vol.).

In generale, la Löwenbräu Original è una buona birra, tipicamente bavarese.

Voto: 7.

sabato 2 ottobre 2010

E' tempo di OktoberFest !!!

Questi sono gli ulimi giorni dell'Oktober Fest, grandiosa festa che si tiene a Monaco di Baviera della durata di 2 settimane e che termina la prima domenica di Ottobre.
Volendola sminuire è la "sagra" dei 6 birrifici di Monaco di Baviera (Paulaner, Spaten, Hofbräu, Hacker-Pschorr, Augustiner e Löwenbräu), ma in realtà è un vero spettacolo! Ogni birrificio ha il proprio tendone dove si beve e si mangia per tutto il giorno. La festa di Ottobre si svolge nella Theresienweise (spianata o "prato" prettamente adibito alla festa) dove circolano migliaia di persone e ci sono bancarelle e giostre di ogni tipo, come ogni sagra che si rispetti. E' bellissimo vedere i bavaresi e Le bavaresi in rigorosi abiti tradizionali. Se non ci siete mai stati è un'esperienza da vivere!
In onore dell'OktoberFest, ieri abbiamo aperto, a cena con gli amici, un Barilotto di Paulaner (Original Münchner Hell), che, come l'Augustiner descritta nel post precedente, è una Lager dal colore chiaro.
-Curiosità: La Paulaner si chiama così perchè i fondatori della Birreria erano appartenenti all'Ordine fondato da San Francesco di Paola (Frate calabrese)-

A parte l'emozione di chi è appassionato di birra, di aprire e poi di finire un Barilotto da 5 l, la birra contenuta all'interno è un vero spettacolo!
La Paulaner si presenta alla vista con un colore giallo chiaro (da vera Hell) ed una schiuma corposa e scarsamente evanescente, a differenza di altre birre dello stesso tipo la cui schiuma sparisce subito.
Annusandola, la Paulaner Hell offre un profumo molto intenso e persistente; mentre una volta bevuta presenta una gradevole frizzantezza e un corpo molto piacevole.
La persistenza retro-olfattiva della birra e dei suoi sapori è molto marcata. Berla è una sensazione veramente piacevole.
Per me la Paulaner Hell è una birra che può anche essere bevuta da sola (come le birre da meditazione) ma che accompagna piacevolmente piatti di carne o di formaggio dai sapori non molto intensi, data anche la sua non eccessiva pesantezza alcolica (4,8 % vol).
Il giudizio complessivo è molto positivo, d'altronde è una delle birre più rinomate al mondo!

Voto: 8 .

P.S.: Per la serie: Anche l'occhio vuole la sua parte; la lattina e il Barilotto di Paulaner sono tra i più belli in circolazione, hanno disegnato su il panorame di Monaco di Baviera. Bellissimo!!!