giovedì 28 luglio 2011

Una Rarissima: Bonne Esperance alla spina

Dopo un lunghissimo periodo d'assenza dal Blog, eccomi di nuovo qui.
Per il mio ritorno ho scelto una Grandissima Birra belga, ma nella sua versione meno comune:
Una Bonne Esperance alla spina.

Cosa dire, prossimamente vi descriverò anche l'assaggio di una Bonne Esperance in bottiglia (http://www.bonne-esperance.be/biere), ma aver trovato questa birra d'Abbazia alla spina è stato un piacere superato solo dal suo assaggio.

Ma cominciamo dall'inizio.
Bella serata in compagnia e caldo afoso, cosa c'è di meglio di una birretta fresca? Credo nulla!
Proviamo un nuovo Pub e aprendo il menu i miei occhi si sono sgranati.
Cosa leggo? Bonne Esperance alla spina?
Convinco tutti a prenderla vista l'eccezionalità di trovarla alla spina.

Dopo qualche minuto arrivano le birre, un bel bicchiere ricolmo di una birra ambrata e col un cappello di schiuma solido e corposo. I profumi che emana sono semplicemente spettacolari, intensi e molto vari.
Immediatamente porto il bicchiere alla bocca per assaggiarla. Questa birra ha una forte corposità ed una frizzantezza piacevole, ma la sua elevata gradazione (8%) non permette a tutti di goderne appieno i suoi sapori fino al fondo del bicchiere.
Una volta bevuta il suo sapore si mostra persistente e molto piacevole nonostante la sua intensità, che la fa apprezzare soprattutto da chi birra se ne intende.

Il giudizio complessivo su questa birra è eccezionale, punto.
(Per chi si dovesse trovare a Napoli e provincia, è possibile trovarla al Pub "9 gradi" a Somma Vesuviana)

Voto: 9!

domenica 9 gennaio 2011

Un'apprezzata novità: Brauperle Pils

Mi scuso per i tanti giorni di assenza dal blog e per la mancanza di nuovi post, cercherò di non far passare così tanto tempo le prossime volte!
Mi rifaccio subito pubblicando il post di un amico che inizierà a darmi una mano a descrivere il mggior numero di birre possibili; il suo nick è "Il 4 di Bastoni"!
A voi il suo post......

Martedì sera, moderatamente freddo per una normale serata invernale napoletana. Il cielo è sgombro da nubi, ci sono gli amici, una tavolata allestita in fretta e furia. E' questo il modo che preferisco per ammazzare un barilotto di 5 litri, gentile omaggio di un parente per la recente laurea. Il quadro prende forma, arrivano anche le pizze ed i bicchieri sono pronti per assaggiare questa bionda.
Ammetto la mia ignoranza, mi era totalmente sconosciuta questa "BRAUPERLE PILS", ma come si dice... bisogna provare tutto nella vita, e quando si tratta di birra... insomma tutto diventa più facile. Purtroppo, però, non dispongo di un bicchiere adatto, quindi ripiego sul vecchio boccale della Hb... caro vecchio MaB (non ho i caratteri speciali), non mi deludi proprio mai!
La birra lager Brauperle è una birra lager stile bassa fermentazione, progettata dal produttore di Ottweiler Brauerei (Germania). Questo lager ha un colore dorato e una schiuma di ventilazione di spessore. Il suo sapore è un buon compromesso tra morbidezza e amarezza. Sulla pizza scende che è un piacere. Si lascia bere senza mostrare a bocche 'poco allenate' il suo principale difetto dato che le note di amaro tendono a disperdere troppo in fretta. Tutto sommato è una buona birra, dalla gradazione non troppo sostenuta (4,8%), ideale per una serata tra amici.

Voto: 6,5 !

mercoledì 8 dicembre 2010

Serata al PUB, altra Tennent's ... stavolta scelgo la Rossa!

Fuori piove, fa freddo, è umido... con gli amici decidiamo di andare ad un PUB (Scelta tra le mie preferite!).
Entrando vedo sul bancone una serie di 3 Spine della Tennent's, la tentazione è troppo forte e seduti al tavolo ne ordino subito una pinta. La mia scelta ricade sulla rossa Tennent's Scotch Ale. Già il nome è esplicativo, una Ale (già ho spiegato il significato di questo stile di birra qualche post fa...) Scozzese qunidi già immagino gli aromi di luppolo e l'amaro consistente di questa birra.
Tra una chiacchiera e l'altra la gentile cameriera ci porta le birre: La Scotch Ale si riconosce subito dal colore rosso fortemente ambrato, tendente al bruno; c'è da dire che la Tennent's Scotch Ale si presenta veramente bene e tra le 5 pinte nel vassoio era la più "intrigante".
La schiuma è molto fine, poco merlettata ma compatta e rimane come un sottile cappello per tutta la durata della pinta. I profumi che questa birra emana sono molto intensi, come pensavo, e sovrastano anche quelli delle birre vicine (almeno l'altra sera ho avuto la fortuna che i miei amici avessero preso delle Lager dai profumi scarsi).
Assaggiandola, questa Scotch Ale si mostra molto amara (che bella sensazione!), sufficientemente frizzante e molto corposa. Con l'aumentare della temperatura della birra, forse inizialmente servita troppo fredda, le note amare si sono fatte sempre più forti, come la lieve pastosità della birra stessa.
Dopo ogni sorso, questa birra lascia in bocca delle sensazioni di amaro molto forti, da intenditori.
Ovviamente una birra come la Tennent's Scotch Ale, con i sui 9°, non può essere una birra beverina ma deve essere gustata, dal mio punto di vista anche accompagnata da carni dal sapore forte, come quasi tutte le birre della famiglia Tennent's.

Voto: 7,5 !

sabato 13 novembre 2010

Una chicca da intenditori, la Hofbräu Schwarze Weisse.

Serata di relax a casa, ho voglia di assaggiare una birra che non si trova comunemente sugli scaffali dei negozi italiani, la Hofbräu Schwarze Weisse (Ringrazio ancora chi l'ha portata a casa da Monaco di Baviera).
Per descrivere questa birra è necessario spiegare cos'è una Weisse (o Weizen): con questo nome sono indicate le birre di "frumento", cioè tutte le birre che sono prodotte dalla fermentazione del grano misto al malto d'orzo. La principale caratteristica delle Weisse è il sapore dolciastro e l'opacità della birra, dovuta ai lieviti in sospensione.
Di solito le birre stile Weisse non le gradisco molto, appunto per il sapore dolciastro (io apprezzo l'amaro nella birra), ma questa Schwarze mi ha piacevolmente sorpreso.
Quando ho preso dalla cantinola la bottiglia ho subito notato la "posa" di lievito che si era formata sul fondo della bottiglia, un'altra caratteristica peculiare delle Weisse. Quando ho aperto la bottiglia subito si è sentito il forte odore di lievito, che per chi produce birra come me è un profumo attraente.
Ho versato il contenuto nel bicchiere, purtroppo non ne avevo uno adatto per Weisse (bicchiere sulla sinistra) col quale tutti i profumi della birra si sarebbero esaltati, e subito ho notato la schiuma compatta, lievemente merlettata e molto duratura. Inoltre la Hofbräu Scharze Weisse, come si evince dal nome stesso, ha un colore fortemente bruno e una velatura opaca, data dal lievito in sospensione.
Nulla da eccepire, solo versandola nel bicchiere questa birra si dimostra  essere una birra non comune.
I profumi emanati sono molto forti, come dicevo prima  si sentivano già dall'apertura della bottiglia, aromatici e tendenti al dolce.
Assaggiandola subito si nota il bassissimo grado di amaro delle Weisse ed una buona frizzantezza. Il corpo è consistente e, a differenza delle Weisse Chiare, la Hofbräu Schwarze Weisse ha un sapore meno dolciastro e lascia una sensazione di minore pastosità rispetto alle Chiare.
Un'altra eccellente caratteristica di questa birra è il suo sapore, rimane impresso e resta in bocca per diversi secondi. Abbinato al basso grado alcolico, 5,1%vol, rende questa birra molto piacevole.

Anche se io non apprezzo molto lo stile Weizen, questa birra mi ha piacevolmente impressionato e sono riuscito ad apprezzarne appieno tutte le caratteristiche di dolcezza e corposità.
Vorrà dire che dovrò cercare di riscoprire il mondo delle Weizen ...

Voto: 8 !

mercoledì 10 novembre 2010

Ristorante Giapponese, buona occasione per assaggiare la ASAHI !



Cosa si fa venerdì stasera?
A milano è ormai tradizione andare dal GIAPPONESE. Ammetto che non mi piace il ristorante Giapponese (a parte che la maggior parte sono gestiti da Cinesi), la cucina è troppo "cruda" ed i famosissimi SUSHI, TEMPURA etc non mi attirano per niente.
Però al Giapponese è possibile assaggiare diverse birre, tradizionali nel paese del Sol Levante, come la Sapporo o l'Asahi. E proprio quest'ultima è stata la protagonista della mia "cena" milanese.


La Asahi è una Lager abbastanza "classica", la schiuma è scarsa e decisamente evanescente. Il colore giallo, ma poco chiaro, è indice di una corposità media della birra.
I profumi che la Asahi rilascia sono sufficientemente carichi e non disturbano l'olfatto, anzi esaltano le pietanze "crude" della cucina tipica giapponese.
Assaggiando la birra ho annotato una corposità nella media ed una frizzantezza piacevole, anche se non particolarmente esaltante; il sapore è lievemente amaro, il grado alcolico è di 5%vol, quindi è possibile berla con tranquillità (sempre responsabilmente).
Una volta bevuta, la Asahi non mi ha lasciato grandi sensazioni nè per il suo sapore mediocre nè per le sue note di amaro, scarse e poco attraenti.
Il giudizio complessivo non è eccezionale, nessuna caratteristica della Ashi ha brillato ed ha

Voto: 5 !

sabato 23 ottobre 2010

Rugby internazionale e birra, perfetto connubio: la London Pride!

Cosa c'è di meglio da fare il sabato pomeriggio che vedere una partita di Rugby internazionale e bere una Birra inglese?
Per chi ama lo Sport (con la Esse maiuscola) penso nulla!!!
Tre settimane fa, infatti, siamo andati a Viadana (Mantova) a vedere una partita di Magners League (Lega che riunisce le migliori squadre di club irlandesi, gallesi, scozzesi e italiane), più precisamente siamo andati a vedere Aironi - Edinburgh.
L'esperienza è stata meravigliosa, vedere i giocatori che entravano negli spogliatoi tra i tifosi che ciacchieravano, vedere uno splendido match di alto livello e parlare con i giocatori a fine partita nella club house, è stato veramente emozionante. Un livello di coinvolgimento che altri sport non potranno mai avere. Consiglio vivamente a tutti coloro che possono di andare avedere una partita di rugby.
Durante il match era ovviamente possibile acquistare della birra da sorseggiare mentre i giocatori davano il meglio di loro in campo (in altri sport come il Calcio non è possibile ...). Ovviamente non c'era una vasta varietà di birre, ma era possibile acquistare una buona birra rossa di cui avevo già sentito parlare ...  la Fuller's London Pride.
Già il trovare una Bitter Ale inglese alla spina in Italia è difficile, poi trovarla allo Stadio Zaffanella è stata una piacevolissima sorpresa.
Inannzitutto, cosa significa Bitter Ale?
Con il termine Ale si identificano diversi tipi di birra, per lo più inglesi, aventi caratteristiche aromatiche precise e ben definite: dolcezza del malto, corpo pieno e fruttato. I principali tipi di Ale sono: Bitter Ale, Brown Ale, Mild Ale, Old Ale, Pale Ale, Barley wine, Porter e Stout.
La caratteristica principale per la produzione delle Ale è l'utilizzo del metodo cosiddetto ad "alta fermentazione", cioè vengono utilizzati lieviti che lavorano a temperature elevate (al contrario delle Lager).
Il tipo più prodotto di Ale è la tipica birra inglese, la Bitter Ale.
Bitter in Inglese vuol dire amaro e con questo termine si indicano le Ale con note di amaro molto forti (date dall'utilizzo di luppoli da amaro in quantità maggiore e lasciati cuocere per tempi più lunghi) per contrastare la dolcezza del malto utilizzato.
Tornando alla London Pride, allo stadio non poteva essere servita in un bicchiere di vetro ma solo in bicchieri di plastica (come si può vedere dalla foto) e quindi già la degustazione della birra risultava "sporcata".
La schiuma di questa birra è scarsa ed evanescente (anche a causa del bicchiere non adatto), il colore della London Pride è rosso chiaro ma brillante ed i profumi emanati erano forti (li sentivo stando all'aria aperta allo stadio!).
Assaggiando la London Pride, subito si notano la corposità elevata e la piacevole frizzantezza della birra.
Il sapore è piacevole (io sono un amante dell'amaro) e tendente al caramellato. Il grado alcolico non era elevato (4,5% vol) e quindi era possibile berla in tranquillità anche senza accompagnare la birra con del cibo.
La persistenza retro-olfattiva è elevata, la London Pride lascia il suo sapore forte e la sensazione di amaro per diversi secondi, è veramente un piacere berne un bicchiere.
Il giudizio complessivo è di sicuro positivo, la London Pride mi ha lasciato delle sensazioni veramente piacevoli nonostante le tribune dello stadio Zaffanella non erano certo  il miglior posto per degustarla e per apprezzarne le caratteristiche.

Voto: 7!

martedì 19 ottobre 2010

Un'altra gustosa ricetta con la birra, per gli amici di Smilla!

In questo post vorrei salutare gli amici di Smilla, un meravigliso sito dove è possibile trovare un'infinità di ricette veramente gustose. Ho aderito al loro progetto e vi consiglio di andarli a trovare.
Per gli amici di Smilla vorrei postare un'altra ricetta con la Birra, ovvero:

Gnocchi con salsiccia alla birra

Ingredienti per 5/6 persone:
  • 1/2 Kg di gnocchi di patate;
  • 1 cipolla bianca;
  • 100 ml di birra Marzen (Classica birra tedesca da Oktoberfest; HB Oktoberfestbier o Augustiner Oktoberfest Marzen) o Hell (Lager tedesca come Paulaner o Augustiner)
  • 2 salsicce;
  • 3 cucchiai di olio d'oliva extravergine;
  • foglie di salvia;
  • sale e pepe.
Preparazione:
Tritare finemente la cipolla e farla saltare in una padella con l'olio d'oliva e le foglie di salvia. Appena sarà dorata aggiungere la salsiccia, privata del budellino e ben sgranata.
Successivamente unire la birra, far sfumare e continuare la cottura per alcuni minuti. Nel frattempo cuocere gli gnocchi in acqua salata per circa 10 minuti. Quando vengono a galla, scolateli e saltateli nel condimento precedentemente fatto con la salsiccia.
Servire aggiungendo con una macinata di pepe.

Per accompagnare quasto delizioso e veloce piatto di gnocchi, io suggerirei la stessa birra utilizzata per la cottura, come l'Augustiner Hell o la Paulaner Hell.

Buon appetito !!!!